Alba fu patria d’un pittore, la cui vita è fascinosamente ammantata di mistero: Macrino d’Alba, al secolo Gian Giacomo Fava, vissuto a cavallo tra il quindicesimo ed il sedicesimo secolo.
Nelle sue opere è evidente l’influsso della scuola lombarda, soprattutto del Pinturicchio e del grande Luca Signorelli (di cui forse fu discepolo).
Operò soprattutto nella città di Alba , ma suoi dipinti si possono ammirare anche a Torino, Roma, Asti e soprattutto nel Polittico della Certosa di Pavia.
Preziose tele presso:
– la Chiesa di San Giovanni in Alba
– la Chiesa Parrocchiale di Neviglie
– la Chiesa Parrocchiale di Santa Vittoria d’Alba
– il Palazzo Comunale di Alba
Alba fu patria d’un pittore, la cui vita è fascinosamente ammantata di mistero: Macrino d’Alba, al secolo Gian Giacomo Fava, vissuto a cavallo tra il quindicesimo ed il sedicesimo secolo.Nelle sue opere è evidente l’influsso della scuola lombarda, soprattutto del Pinturicchio e del grande Luca Signorelli (di cui forse fu discepolo). Operò soprattutto nella città diAlba, ma suoi dipinti si possono ammirare anche a Torino, Roma, Asti e soprattutto nel Polittico della Certosa di Pavia. Preziose tele presso: – la Chiesa di San Giovanni in Alba – la Chiesa Parrocchiale diNeviglie – la Chiesa Parrocchiale diSanta Vittoriad’Alba – il Palazzo Comunale di Alba |