Arte e cultura

Rotaria Il collettivo che dà forma ai paesaggi del vino

Dicembre 11, 2025
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Il Roero si racconta con una voce nuova: si chiama Rotaria ed è il progetto enoculturale che riunisce i produttori del territorio con l’obiettivo di offrire una visione condivisa e contemporanea del paesaggio, della cultura e del suo vitigno-simbolo, il nebbiolo.

Nato come spazio di confronto aperto, Rotaria intende proporre una chiave di lettura inedita del Roero, mettendo al centro la ricchezza dei suoli e la sensibilità di chi li interpreta ogni giorno.

Come racconta Nicola Pasquero-Hilberg, portavoce del collettivo e produttore a Priocca, l’ambizione è quella sottolineare la complessità del territorio attraverso uno sguardo corale, capace di restituire appieno la sua identità profonda.

Il collettivo: un’unica visione

Il cuore di Rotaria è la sua comunità: diciotto realtà che rappresentano la pluralità del Roero, dalle firme storiche alle energie più giovani, dalle aziende radicate da generazioni alle nuove sperimentazioni.

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Un collettivo eterogeneo che fa della collaborazione la sua forza e della diversità il suo valore aggiunto.

Una mappa umana e sensoriale che racconta un territorio in trasformazione, fiero della propria complessità e desideroso di condividerla.

Il significato del nome: un ponte tra passato e presente

Il nome Rotaria affonda le sue radici in una leggenda medievale secondo la quale i Signori del Roero discenderebbero dal re longobardo Ròtari: un racconto che attraversa quasi 1400 anni e che il progetto sceglie come simbolo di identità, appartenenza e continuità.

I pilastri di Rotaria: suoli, comunità, strumenti

Rotaria sceglie di partire da ciò che più definisce il Roero, ben oltre i confini amministrativi: la terra.

La varietà si riflette nei vini, nelle interpretazioni dei produttori, nelle storie delle singole vigne.

Le colline del Roero non sono tutte uguali: cambiano colore, forma, consistenza, cambiano perfino odore dopo la pioggia.

E questa varietà si riflette nei vini, nelle interpretazioni dei produttori, nelle storie delle singole vigne.

Suoli e nebbiolo: il metodo Rotaria

Il Roero è segnato da rocche improvvise e boschi che si aprono su vigneti sospesi. Una complessità affascinante, ma difficile da incasellare, che oggi chiede un linguaggio nuovo per essere raccontata.

Rotaria sceglie il nebbiolo come filo conduttore per confrontare e interpretare le differenze dei suoli, poiché è il vitigno che più amplifica le sfumature geologiche.

La mappa geologica semplificata, sviluppata nel 2023 da Nicola Pasquero insieme a Edmondo Bonelli e Gian Piero Romana prendendo come base scientifica una parte della mappa “Geoviticola Langa e Roero” di Alessandro Masnaghetti, suddivide il territorio in tre grandi famiglie di suoli, che diventano non solo parametri tecnici, ma chiavi di lettura sensoriali per comprendere i diversi volti del nebbiolo:

  • la sabbia rappresenta eleganza e finezza: vini freschi, profumati, dai tannini setosi e dalla bevibilità immediata;
  • la marna dona struttura ed equilibrio: vini più profondi, complessi, con accenni speziati e una tessitura più ampia;
  • l’argilla conferisce corpo e intensità: tannini più fitti, ricchezza espressiva, volume e una notevole longevità.

Un richiamo per chi visita il Roero: leggere il territorio attraverso la geologia

Questa interpretazione dei suoli apre anche una prospettiva affascinante per chi vive il Roero come viaggiatore.

I diversi suoli del Roero

La geologia diventa infatti una bussola esperienziale:

  • le rocche sabbiose, habitat del tartufo e dei boschi aromatici;
  • le colline marnose, culla delle storiche pesche di Canale;
  • le zone argillose, dove trovano forza e carattere la pera Madernassa e le vocazioni agricole più robuste.

Un invito discreto ma suggestivo a scoprire il Roero non solo attraverso i vini, ma seguendo il filo delle sue terre: un viaggio che unisce paesaggio, gusto e cultura in un’unica narrazione che merita di essere conosciuta e scoperta.

Una nuova grammatica per raccontare il Roero

Rotaria non sostituisce ciò che esiste: lo affianca. Vuole essere un laboratorio permanente di idee, ricerca e dialogo, costruito con un approccio indipendente e condiviso.

Il punto di forza di Rotaria è la scelta di un linguaggio comune basato su geologia, cultura e interpretazione del nebbiolo.

Il suo punto di forza è la scelta di un linguaggio comune basato su geologia, cultura e interpretazione del nebbiolo, utilizzando un metodo semplice e al tempo stesso rigoroso, pensato per rendere il Roero più leggibile, comprensibile e riconoscibile.

Un progetto in divenire

La partecipazione è volontaria e aperta: Rotaria è un contenitore destinato a crescere, ampliarsi e arricchirsi di nuove collaborazioni, strumenti e momenti di incontro, con un obiettivo finale: creare un racconto contemporaneo del Roero, fedele alla sua identità ma capace di parlare al futuro.