Letture golose
Senza alcol ma con gusto Il progetto Lang%zero tra convivialità e nuove norme del codice stradale
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Fabio Oberto, titolare dell’omonima azienda agricola e del marchio La Collina di Dioniso, si occupa della produzione e commercializzazione di vini delle Langhe e del Roero.
Oggi, a poche settimane dall’entrata in vigore delle nuove norme del codice della strada, Fabio ci presenta il suo progetto dedicato al vino dealcolato, Langh&Zero.
Dopo vent’anni di esperienza nella cantina di famiglia a La Morra, ho deciso di avviare la mia azienda agricola per esplorare nuove idee e metodi di produzione.
Langh&Zero nasce dalla mia volontà di offrire un prodotto innovativo e alternativo al vino tradizionale per chi, per necessità o scelta, sceglie di non consumare alcol senza rinunciare al piacere di un calice.
Il succo d’uva è semplicemente il prodotto ottenuto dalla spremitura dell’uva, senza fermentazione e quindi senza alcol.
Il vino dealcolato, invece, parte dal processo tradizionale: il succo fermenta, sviluppa alcol e acquisisce complessità aromatica.
Successivamente, l’alcol viene eliminato con tecniche avanzate. Noi utilizziamo l’osmosi inversa così da mantenere i composti aromatici e fenolici, garantendo una bevanda che conserva molte delle caratteristiche del vino tradizionale.
Il vino dealcolato è ideale per chi vuole ridurre il consumo di alcol, sia per motivi di salute, religiosi e per non incorrere nel rischio di essere sanzionato alla guida.
Contiene composti fenolici, noti per i loro benefici antiossidanti, senza gli effetti negativi dell’alcol. È una scelta perfetta per situazioni formali, durante la gravidanza o per chi pratica sport: è quindi un modo per godersi un momento conviviale senza preoccupazioni.
Come spesso accade, la disinformazione genera confusione. Le nuove norme inaspriscono le sanzioni per chi si mette alla guida con un indice superiore a 0.50 grammi per litro di alcool nel sangue e sono decisamente severe sia per i recidivi sia per chi viene sorpreso mentre utilizza lo smartphone o sotto effetto di stupefacenti.
Il tema del consumo di alcol suscita molta attenzione tra i consumatori: è paradossale osservare persone che guidano utilizzando il cellulare e che, allo stesso tempo, scelgono di bere acqua invece del classico calice di vino a tavola.
Scegliere un vino analcolico durante cene o eventi sociali permette di godere del piacere di un bicchiere senza compromessi e può contribuire a sensibilizzare, creando un ambiente più sicuro sulle strade.
Certamente: il tasso alcolico per i neopatentati dovrà essere pari a zero per i primi 3 anni, anche se potranno guidare auto più potenti rispetto a prima e questo è visto da molti come un controsenso.
Partiamo da uve Chardonnay coltivate nei nostri vigneti a Vezza d’Alba. Dopo una fermentazione tradizionale, utilizziamo l’osmosi inversa per eliminare l’alcol. Successivamente, reintroduciamo zuccheri naturali del mosto per restituire corpo e pienezza al prodotto finale. Infine, pastorizziamo per garantire stabilità e integrità del vino dealcolato.
Il prodotto è imbottigliato in bottiglie bordolesi da 0,75 litri con tappo di sughero, proprio come un vino tradizionale. Dopo l’apertura, si conserva in frigorifero per circa una settimana. Il gusto è piacevolmente avvolgente, con note aromatiche che richiamano il vino originale.
Ovviamente, l’assenza di alcol può renderlo meno intenso, ma il bilanciamento aromatico e la sensazione al palato rimangono soddisfacenti.
Credo che innovazione e tradizione possano convivere. Il vino è un simbolo di convivialità, e Langh&Zero amplia le possibilità di scelta per chi desidera godersi un brindisi senza limiti.
È una sfida che arricchisce la mia visione di produttore e permette di rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più attento e diversificato.
Scopri di più su Langh&Zero e lasciati sorprendere da un calice senza alcol, ma con tutto il sapore delle Langhe.