Ok va bene, è impossibile dire quali sono le 10 cose più belle da vedere in un dato posto. Dipende da chi sei, cosa ti piace eccetera. E’ anche impossibile distillare un territorio ricco di storia, cultura e tradizione in 10 punti smilzi.
A livello di redazione abbiamo comunque deciso di darti qualche indicazione sulle cose che piacciono di più a NOI. Un mix di cultura, enogastronomia e aria aperta, che (si spera) rappresenta al meglio quello che il nostro territorio ha da offrire.
#1 – Cappella del Moscato
La Cappella del Moscato: la Chiesetta di Santa Maria Vergine del Carmine si trova nel piccolo comune di Coazzolo, di origini preromane nella provincia di Asti, adagiato tra i comuni di Neive e Castagnole delle Lanze.
La cappella, originariamente risalente alla fine del XVIII secolo, nel 2017 ha subito un accurato restauro ed è stata ispirazione per l’artista David Tremlett, che con la tecnica di Wall Drawing, ha dato nuova vita alla splendida location.
#2 – La via delle Cappelle
Se volete fare una breve escursione non impegnativa e vi trovate nei dintorni di Mondovì, questa passeggiata fa al caso vostro!
È un percorso molto facile, che si snoda tra la parte alta di Mondovì e Vicoforte, tutto su asfalto e della lunghezza di circa 4 km e percorribile in circa un’ora, ed è indicato in ogni periodo dell’anno.
Avrete modo di ammirare il suggestivo paesaggio della langa monregalese, incontrando 5 cappelle che vi porteranno fino a Vicoforte.
#3 – Un giro per i boschi dell’Alta Langa
Se ti piace camminare, l’Alta Langa, la zona delle Langhe con le colline più alte, dove si usa la pietra come material da costruzione, offre paesaggi mozzafiato, senza la “monotonia viticola” che caratterizza Bassa Langa.
Qui infatti il territorio è ancora variegato: campi nelle valli più basse, boschi fitti, noccioleti, profonde gole sul cui fondo scorrono torrenti tortuosi (spettacolare in tal senso l’alta Valle Belbo) e qualche vigna, magari terrazzata, ma senza esagerare.
Qualche consiglio: il Sentiero Pavesiano di Santo Stefano Belbo, il percorso fra Torresina e Igliano e quello fra Bossolasco e Somano.
#4 – Il Museo del Vino
l Wimu, Museo del Vino di Barolo, è un un percorso multimediale alla scoperta di tradizioni, storia e personalità che hanno fatto la storia del Piemonte e dell’Italia, contribuendo nell’800 a portare il vino Barolo sulle tavole dei regnanti d’Europa.
La visita si snoda attraverso quattro piani e 25 stanze, in un’atmosfera evocativa in equilibrio tra luce e buio. L’allestimento concepito dallo svizzero François Confino, uno dei più apprezzati allestitori museali a livello mondiale, è stato pensato per essere una “discesa in profondità nella cultura del vino”.
#5 – Il Cedro del Libano
Il Cedro del Libano: svetta maestoso su colle Monfalletto in frazione Annunziata di La Morra, è uno dei punti panoramici inaspettati della Langa del Barolo.
Piantumato nel 1856 da Costanzo Falletti di Rodello ed Eulalia Della Chiesa di Cervignasco, è ancora oggi, dopo 160, simbolo del legame con la terra d’origine e del suggello d’amore tra i giovani sposi.
#6 – La Cappella di San Fiorenzo
Esempio più unico che raro di gotico piemontese, stile quasi scomparso a causa della “barocchizzazione” messa in atto dai Savoia, la cappella di San Fiorenzo sorge a Bastia Mondovì, lungo l’antica Via del Sale ed era luogo di accoglienza e preghiera per i viaggiatori dell’epoca.
La struttura è stata costruita a partire dal XII secolo e ampliata nel XV secolo ed è oggi perfettamente conservata. Le pareti e la volta sono ricoperte da storie affrescate che raccontano dell’Inferno e del Paradiso. Particolarmente suggestivi sono gli affreschi che rappresentano le pene inflitte ai dannati.
#7 – La Terrazza del Castello di Serralunga
Un’affascinante location panoramica ai piedi dell’antico Castello di Serralunga d’Alba che si affaccia sulla “valle del Barolo”.
Da qui potrai ammirare i paesaggi vitivinicoli dell’UNESCO, e far spaziare lo sguardo fino alle montagne del cuneese.
#8 – Una Visita in Cantina
In Langa si viene per bere, e non c’è modo migliore che assaggiare un vino che in compagnia del produttore.
Stappare una bottiglia con l’ha prodotta infatti è un momento magico: la storia, la passione, le fatiche e le tribolazioni condensate nel calice che hai sotto il naso e raccontate da chi questa storia l’ha vissuta in prima persona.
Che tu sia un novizio che deve imparare tutto o un’intenditrice alla ricerca delle più sottili sfumature, la visita in cantina è un’esperienza impareggiabile, che ti permette di entrare a gamba tesa nel mondo del vino e scoprirlo insieme ai suoi protagonisti.
#9 – Una visita in Cascina
Se ami l’outdoor e gli animali, in langa è possibile visitare alcune fattorie didattiche e cascine. C’è chi propone percorsi sensoriali legate al mondo della nocciola, chi attività con gli animali e laboratori.
Ce n’è davvero per tutti i gusti: gruppi, coppie e famiglie!
#10 – Il Castello di Monticello
Il castello di Monticello, restaurato per la prima volta nel 1348, rappresenta un esempio emblematico di architettura fortificata del Trecento nel Roero. Questo secolo, caratterizzato dallo stile gotico, vede un arricchimento strutturale nei possedimenti signorili della regione, nonostante la frammentazione territoriale.
Il castello, situato strategicamente per controllare la valle del Tanaro, inizialmente apparteneva ai vescovi d’Asti, ma ha subito vari cambi di proprietà: nel 1237 ai Gorzano d’Asti, nel 1341 ai Malabaila, e infine nel 1376 ai Roero, che ne iniziarono l’ampliamento conferendogli l’attuale configurazione.
Una tappa sicuramente meritevole di essere visitata.