Il Cineocchio: Berlinguer: la grande ambizione

Di

Andrea Segre (Ita-Bel-Bul 2024)

Primi anni Settanta: Enrico Berlinguer assiste al tramonto dell’ideologia di Salvador Allende e delle speranze del popolo cileno, soffocate dal regime di Augusto Pinochet.

Questo rafforza ulteriormente in lui la convinzione di trovare una via democratica al Socialismo in Italia, al netto delle ingerenze statunitensi. Non lo ferma nemmeno l’attentato in Bulgaria: la sua idea è quella di “trasformare l’intera struttura economica e sociale” del Paese.

Ponendo fine allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, in particolare quello dei datori di lavoro sui lavoratori. Il Partito Comunista Italiano, del quale è segretario, cresce nei sondaggi e alle urne anche grazie al suo carisma di leader.

Ma Berlinguer sa di non poter accedere al governo se non attraverso un’alleanza antifascista tra comunisti, socialisti e cattolico-progressisti, unite verso “un orizzonte chiaro di stabilità“.

Tuttavia, il compromesso storico segnerà la fine dell’ascesa del PCI e determinerà il tragico destino di Aldo Moro.

La rassegna

La storica rassegna cinematografica Il Cineocchio torna con la sua 43ª edizione, portando sul grande schermo 12 film selezionati tra le migliori pellicole dell’ultimo anno.

Le proiezioni avranno luogo ogni mercoledì e giovedì fino all’8 maggio.

Un’occasione per scoprire il meglio del cinema contemporaneo in un contesto dedicato alla cultura cinematografica.