Ricette di cucina

Minestra di ceci e costine

Ottobre 28, 2011
Minestra ceci e costine

Curiosità

Nel periodo di Carnevale, ‘l carlevè, era abbastanza diffusa – fine Ottocento, primo Novecento – la consuetudine in cascina di uccidere il maiale.

Il ritmo abbastanza monotono e consuetudinario, se non proprio dimesso, della vita gastronomica che si snodava per tutti i giorni dell’anno, aveva allora come un soprassalto nel fervore rapido dell’uccisione e della preparazione delle carni.

Nei giorni successivi, si soleva impiegare in cucina le parti di minor valore, ma pur sempre gradite e saporose se bene preparate, come appunto le costine.

Ad esse si univano i ceci, che pazientemente avevano passato l’autunno raccolti in piccole fascine poste a seccare in cima alle pertiche più alte della vigna.

Un connubio felice, nel quale i ceci s’ammorbidivano assorbendo il poco grasso delle costine, fondendo insieme sapori cordiali, non contrastanti, appena appena vivacizzati dagli elementi di condimento.

Ingredienti

Ceci secchi
600 g
Costine di maiale
700 g
Patate
4
Cipolle
2
Sedano
1 costa
Carota
1
Rosmarino
1 rametto
Conserva di pomodoro
1 cucchiaio
Olio Evo
q. b.
Sale
q. b.

Procedura

La prima operazione consiste nel far rinvenire i ceci secchi: metteteli quindi in acqua fredda con una manciata di bicarbonato di sodio e lasciateli per una notte.

Terminato l’ammollo, scolateli e sistemateli in una pentola contenente dai tre ai quattro litri d’acqua ed iniziate la cottura.

Intanto fate un soffritto con le cipolle, il sedano, la carota, il rosmarino e poco olio d’oliva.

Se è il caso, schiumate di tanto in tanto con la schiumarola la pentola dei ceci.

Dopo quasi due ore di bollitura, unite ai ceci il soffritto, le patate intere e sbucciate, le costine di maiale lunghe circa 8-10 centimetri ed infine la salsa di pomodoro concentrata.

Cuocete per un altro paio d’ore, comunque fino a cottura completa dei ceci.

Prima di servire la minestra calda, schiacciate le patate con mestolo e forchetta e aggiustate di sale.

Crediti Foto: Il Gambero Rosso