Arte e cultura

Giorni Abbondanti: Quattro chiacchiere con i Los Refusé

Novembre 6, 2015

I Los Refusé sono di Montà, hanno pubblicato da poco il loro secondo album intitolato “Testoni”, di cui ha parlato anche Internazionale, ed è stato pubblicato recentemente il videoclip di “Un giorno abbondante”, una canzone caratterizzata da un testo importante e da arrangiamenti ben curati.

Abbiamo approfittato dell’occasione per farci raccontare qualcosa sul progetto e sulla loro musica.

Iniziamo col parlare un po’ della storia del gruppo. Avete tutti le radici nello stesso paese e quindi immaginiamo vi conosciate da parecchio tempo. Come e quando nascono i Los Refusé ?

Il nucleo originale Los Refusè nasce tra il 2007 e il 2008 con lo scopo di ritrovarsi tra amici, senza troppe velleità, con l’obiettivo di fare musica divertendoci.

Nel primo periodo scrivevamo pezzi senza sosta, molti li ripescavamo da embrioni più antichi ma mai sviluppati. La formazione e gli strumenti cambiavano spesso; era un modo per passare tempo insieme e le prove erano più che altro serate infrasettimanali tra chiacchiere e melodie.

Con l’inizio delle esibizioni dal vivo l’atteggiamento si è fatto man mano più serio e progettuale e la formazione si è consolidata. Oggi siamo in sei. L’empatia che si crea tra di noi, grazie anche alla lunga conoscenza, è parte della nostra musica e tra i nostri punti di forza c’è sicuramente l’idea di collettivo.

los refusé 1

Avete fatto diversi concerti in questi anni di attività. Ce n’è uno che considerate il più speciale o magico per voi?

Questa è una domanda difficile, ci piace molto suonare dal vivo. Tra i più speciali, sicuro la presentazione del primo disco “Run Rebel Rabbit Run”, al Blah Blah di Torino. Per chi non lo conoscesse è un piccolo locale, molto accogliente, in via Po. Lo spazio ristretto, il pubblico numeroso e una buona performance da parte nostra hanno dato vita ad un live dal ritmo frenetico e costante.

Il folk che suonavamo qualche anno fa in quel live, e non solo, si è trasformato quasi in punk e tutto il locale sembrava fuori controllo. Alla fine di questo tipo di concerti la maglietta che si indossa è zuppa e l’adrenalina è a mille. Bello.

Un’altra esibizione, forte ma in modo diverso, la facemmo a Torri Superiore in Liguria, la scorsa estate. Invitati dall’ eco-villaggio del paese, suonammo praticamente due concerti: Una prima parte per i residenti del piccolo borgo, giunti in piazza subito dopo cena, che ci ascoltavano seduti e attenti.

Avevamo appena finito la nostra scaletta quando iniziarono ad arrivare gli ospiti dell’ecovillaggio, e poi gli abitanti, di umore festaiolo dopo aver finito il loro servizio. Allora ripartimmo daccapo ma a velocità doppia: abbiamo finito il concerto in apnea ma con un gran sorriso.

A proposito del vostro videoclip: Come e dove avete fatto le riprese? Chi ha contribuito, oltre a voi, alla sua realizzazione?

Il video è stato girato e montato da Marta Zen, amica e ottima regista. L’idea è semplice: portare la “testa frenologica”, immagine del disco, al mare e documentarne il viaggio. La parte complicata è stata la modalità: muoverla con una Panda vecchio modello attraverso vie secondarie.

Facciamo una piccola parentesi per spiegare cos’è una testa frenologica: è un manufatto utilizzato in antropologia clinica, pseudo-scienza sviluppatasi alla fine del 1800 secondo la quale attraverso la forma del cranio si sarebbero potute capire personalità e attitudini di un individuo.

Tutto il clip è costruito sul confine tra reale e messa in scena e quindi non sveleremo quello che nelle immagini sembra naturale e senza intoppi. Quello che possiamo dire è che i paesaggi sono quelli che dalle Langhe portano attraverso le Alpi Marittime al mare della Liguria, per la precisione da Bossolasco a Savona.

Los refusé 2

Rispetto al vostro primo album “Run rebel rubbit run” abbiamo trovato “Testoni” più impegnato e maturo nelle composizioni, nei testi e nel carattere delle canzoni. Vi trovate d’accordo con questa osservazione? Il cambiamento, a nostro avviso crescita, è stato naturale o ricercato?

Probabilmente sì, anche se siamo molto legati ad alcuni pezzi del primo disco e della prima demo.
Non abbiamo pianificato un cambiamento nonostante fosse chiaro a tutti che stesse avvenendo.
Probabilmente non ci bastavano più i confini di “Run Rebel Rabbit Run”, come arriverà il momento di superare quelli di “Testoni”.

Il tentativo è quello di fare musica che ci piace ascoltare, semplicemente e cercando di dire quella che è la nostra verità. Nel primo disco cercavamo ritmo e movimento, in “Testoni” volevamo atmosfera e intensità, a oggi ciò che cerchiamo anche nei live. Siamo molto felici del risultato, e dal vivo le persone sembrano apprezzare. Stiamo già lavorando per integrare movimento con intensità in un terzo bellissimo disco…

Registrare un disco e lavorare in studio è un’esperienza impegnativa, a volte perfino stressante, ma che difficilmente si priva di momenti fantastici. Qualche aneddoto divertente riguardante le registrazioni di “Testoni”?

Il disco è stato registrato, mixato e masterizzato da Enrico Arnolfo e Michele Laganà (K-Brothers) al Kalakuta RecPublic Studio di Savigliano. E’ stato un bellissimo momento, magico e intenso.

Abbiamo deciso tutti insieme di registrare in presa diretta e poi abbiamo sovrainciso alcune tracce. Nella prima fase, dovendo essere tutti presenti, abbiamo campeggiato in una soffitta messa a disposizione da Enrico. Bellissimi i momenti prima di dormire, tra mille discorsi e analisi riguardo le registrazioni della giornata e il senso del disco.

Quali sono i vostri progetti futuri? Dove possiamo ascoltarvi prossimamente dal vivo? Avete concerti in programma in provincia?

Siamo appagati ultimamente, ci divertiamo sul palco, e il lavoro sta dando frutti. Speriamo che la nostra musica arrivi a più gente possibile e in questo senso tutto quello che arriverà sarà benaccetto, e, soprattutto, speriamo che arrivi. Siamo in via di definizione rispetto ad alcune date in provincia ma per ora nulla di certo. Abbiamo un profilo Facebook che aggiorniamo costantemente e dove pubblicizziamo ogni data in programma. Speriamo di vederci quanto prima.

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