Letture golose

Barolo Margheria 2006 Boasso

Febbraio 22, 2013

Improvvisare una cenetta tra amici intimi accompagnata da ottimo cibo e vino non ha prezzo.

In tavola ho servito il Barolo Margheria 2006, dell’Azienda Agricola Gabutti Boasso di Serralunga d’Alba (Cuneo), e gli ospiti non hanno potuto che apprezzare la scelta.

Il “re dei vini”, così conosciuto per la sua struttura e complessità ineguagliabile, è vinificato con uve Nebbiolo in purezza e presenta una varietà di profumi del sottobosco e spezie eccezionale.

Rosso piemontese di grande personalità, nasce con la famiglia nobile Falletti, i Marchesi di Barolo (piccolo comune nel cuore delle Langhe) nel diciannovesimo secolo.

Invecchiato in botti di Rovere per 3 anni, il Barolo è famoso per la sua ottima longevità che gli permette di migliorarsi nel tempo fino a raggiungere i 20/30 anni.

Note di degustazione

Dal color rosso granato con leggeri riflessi aranciati, appare abbastanza denso nel bicchiere, evidenziando i tipici “archetti” dati dagli alcooli presenti.

Il profumo è molto fruttato, etereo e delicato, rimanda ai frutti di bosco come il ribes e la mora. Le spezie, date dall’invecchiamento in botte, sono ben evidenti, quali noce moscata, tabacco e cuoio, il quale, quest’ultimo, conferisce un piacevole sentore affumicato sul finale.

In bocca il sapore è intenso e avvolgente, caldo (14 gradi di alcolicità) e secco con un finale leggermente amarognolo. I tannini, ben riconoscibili, ammorbidiscono la componente acida e sapida, creando un buon equilibrio generale.

Da servire, previa decantazione (di almeno 3 ore), nell’apposito bicchiere a “balloon” alla temperatura media di 18/20 gradi.

Nonostante sia considerato il vino da meditazione per antonomasia, risulta difficile non associarlo a piatti succulenti della tradizione culinaria piemontese, a base di carne rossa come arrosti, bolliti misti o ancor meglio con il suo brasato!

Connubio ancor più avvincente con la selvaggina in genere tra cui tagliolini di pasta fresca al ragù di lepre o un buon spezzatino di cinghiale, castagne e polenta.

…e con questo non mi resta che augurare a tutti: Buona degustazione!