Arte e cultura

Gustando Suoni #4: Barolo Jazz Club

Marzo 3, 2015

Dopo l’esclusiva anteprima con Shayna Steele, una delle voci americane del momento in ambito jazz e non solo, il Barolo Jazz Club si prepara ad inaugurare la sua nuova stagione il 14 Marzo con il Furio Di Castri trio.

Riprendono quindi gli appuntamenti al Castello Di Barolo dove la qualità rimane l’elemento essenziale: Il lato eno-gastronomico sempre coordinato da Ilenia Colucci, che cura con estrema attenzione la selezione dei vini e degli chef che danno il gusto alla serata, mentre la direzione artistica rimane affidata a Maddalena Sarotto che ha il merito di essere la fautrice di una proposta musicale composta da vere e proprie perle lo scorso anno.

Con la curiosità di farci dare qualche anticipazione sui nomi e sulle iniziative che il Barolo Jazz Club sta portando avanti, abbiamo intervistato le due protagoniste di questa importante realtà territoriale.

Partiamo da una notizia che ritengo di particolare interesse: Il Barolo Jazz Club diventa itinerante? 

Maddalena: Esatto! Da questa stagione i concerti si terranno in diverse location disseminate sul territorio di Langhe e Roero. Il progetto è nato a Barolo grazie al supporto della Barolo & Castles Foundation e la sua “casa” sarà sempre il Wimu, ma dato il forte legame con un territorio più esteso (in primis per i prodotti eno-gastronomici utilizzati, ma anche per la provenienza del pubblico) abbiamo deciso ampliare il raggio d’ azione.

Ilenia: Si, il format del Barolo Jazz Club diventerà protagonista di serate in altri Castelli delle Langhe del Roero e di altre Cantine che si stanno dimostrando entusiaste di accoglierlo.

Siamo felici di poter portare la nostra ”creatura” a fondersi con realtà diverse che vanno ad esaltare le molteplici sfumature del progetto. Infatti, da quest’anno, il BJC proporrà la cena con il concerto e a volte un aperitivo degustazione.

Cercheremo di stupire lasciando invariate e salde le basi di qualità sui cui siamo nate.

Ilenia e Maddalena del Barolo Jazz Club
Ilenia e Maddalena del Barolo Jazz Club

Un Jazz Club a Barolo: Dopo l’esperimento, direi ben riuscito, di “Wine More Jazz”,  è iniziata quest’avventura e c’è stata una vera e propria “impennata” con tante serate al completo. Difficile non sentirsi soddisfatti del percorso che avete fatto. Come vi sentite?

Maddalena: Decisamente soddisfatte e propositive. Certo, è un percorso impegnativo e di durissimo lavoro, ma ci stiamo progressivamente strutturando ed il tempo e le energie investite nell’ ultimo anno stanno portando importanti ed inattesi risvolti, come le partnership con il Torino Jazz Festival ed altri festival italiani. Stiamo anche pensando all’ estero.

Ilenia: Indubbiamente contente e cariche d’energia per lavorare sempre meglio.
In qualche modo, quindi, incentivate dai primi successi un pochettino più grandi e soprattutto dai sorrisi della gente durante le nostre serate, questo è l’aspetto che più appaga dentro.

Quando il pubblico percepisce la nostra voglia di trasmettere la qualità dell’enogastronomia del territorio, tramite Wine More Time, quella della musica, tramite la selezione di Maddalena, in questo particolare modo che riesce, o almeno è quello che vorremmo, a stemperare l’austerità di entrambi i mondi, solleticando la curiosità e accendendo la passione.

Dopo i dj, giovani band e fotografia so che avete in programma l’organizzazione di un nuovo contest. Cosa vi spinge ad organizzarli? La ricerca di nuovi artisti nel territorio o altro? 

Maddalena: Non ci stancheremo mai di ripeterlo: siamo la prima rassegna jazz in Italia ad essere interamente gestita da uno staff under 30 e ne andiamo fiere. Per questa ragione, così come cerchiamo di dare il maggior spazio possibile, nella nostra programmazione, alla musica d’ avanguardia e sperimentale ed ai giovani produttori di aziende vitivinicole emergenti, desideriamo creare delle opportunità per chi, come noi, è giovane e cerca di farsi strada in un momento non proprio felice, soprattutto per il mondo della musica e della cultura in generale.

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Come descrivereste il pubblico del Barolo Jazz Club? 

Maddalena: E’ un pubblico per lo più adulto, dai 30 anni in su, ma stiamo lavorando per coinvolgere sempre di più i giovani e sdoganare il cliché del “jazz musica per vecchi”. Quando scelgo le formazioni che andranno in cartellone, punto sempre su progetti in cui siano presenti riferimenti ai generi musicali che hanno influenzato la nostra generazione (rock, progressive, elettronica, black beat…), intervallando, di tanto in tanto, con qualcosa di più classico, per soddisfare tutti i palati.

Ilenia: Chi decide di venire al Barolo Jazz Club è sicuramente un pubblico attento, con la voglia di scoprire qualcosa di diverso dalla routine. Cerchiamo di dare la possibilità di avvicinarsi al prodotto in modo facile, divertente e al contempo di approfondire con chi ne sente l’esigenza.

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Immagino sia difficile scegliere nella vostra posizione ma…Una serata nella nuova stagione dove assolutamente non bisogna mancare? 

Maddalena: Il 28 maggio, piano solo di Bojan Z per l’anteprima del Torino Jazz Festival. E poi consiglio vivamente a tutti i “rockettari” il 28 marzo, con il quartetto di Paolo Porta.

Ilenia: La selezione dei prodotti che saranno protagonisti della stagione primaverile del Barolo Jazz Club 2015 non la posso ancora svelare, ma dico solamente che sarà ricca e interattiva: ci saranno diversi momenti dedicati alla diretta partecipazione del pubblico e dei produttori.

Per scoprire al meglio le caratteristiche delle ricchezze del nostro territorio e grazie a queste consapevolezze, divertirci.